Beschreibung
Lo studio rilegge il teatro in volgare del Quattrocento concentrandosi sulle corti padane di Mantova, Ferrara e Milano. Lesame complessivo dei tre centri permette di «fare sistema», di delineare una storia unitaria delle rappresentazioni quattrocentesche, che alimentano le richieste elative, ideologiche, encomiastiche e politiche della committenza signorile. Partendo da una prospettiva ampia - che tiene insieme letteratura, spettacolo e filologia - si dà conto di uno spaccato avvincente, ma poco conosciuto, dellItalia rinascimentale. Il saggio opera altresì precise distinzioni tra opere di raffinata elaborazione - che hanno svolto un ruolo di paradigm imprescindibile e sono da accogliere a pieno titolo tra i capolavori della civiltà letteraria quattrocentesca (in particolare lOrpheo, il Cefalo, il Timone, la Pasitea) - e altre meno significative da un punto di vista estetico, ma organiche al progetto cortigiano. Infine, lo spazio privilegiato concesso alla fabula mantovana di Poliziano, che esercita sul teatro padano unattrazione assoluta, è segno di una precisa scelta storiografica: il libro descrive un panorama culturale davvero mosso nelle sue spinte progettuali, nei suoi laboriosi tentativi, tra ibridismo e duttilità, di confrontarsi con un nuovo genere letterario.
Autorenportrait
Matteo Bosisio ha conseguito il Dottorato in 'Storia della lingua e letteratura italiana' presso l'Università degli Studi di Milano. La sua attività di ricerca si volge alla letteratura italiana dei secoli XIV-XVI con particolare riguardo a Boccaccio, al teatro, alla poesia encomiastica. Ha al suo attivo i volumi Verità, amore, responsabilità. Le figure femminili ne 'Il Re Torrismondo' (2017), Mercanti e civiltà mercantile nel 'Decameron' (2020) e l'antologia Il teatro delle corti padane: 1478-1508 (2019).